Bagno Armonico

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Praticare il massaggio sonoro con le campane tibetane significa stimolare la persona a ritrovare la sua 'autentica' posizione nel mondo ricontattando quella funzione originaria di costruzione dell'identità che ha il suono durante i primi mesi di gestazione; infatti già nel grembo materno è proprio il suono che ci comunica contemporaneamente la presenza dell'Altro e la natura interdipendente dell'esistenza.

Il “massaggio sonoro”, pur essendo diffuso a livello internazionale da circa quarant’anni, è una materia di studio ancora poco nota in Italia. Le pubblicazioni sull’argomento sono ancora rare e l’opinione pubblica spesso ha difficoltà a pensare e comprendere come si possa praticare e ricevere un “massaggio” con i suoni. In realtà si tratta di un sapere ben noto alle società antiche (es. Australia, Egitto, India…) e “dimenticato” dalla modernità, pur potendosene ancora rilevare tracce nelle pratiche dei guaritori tradizionali.

A livello mondiale si trovano già varie specializzazioni di “massaggio sonoro”, ad esempio ci sono operatori che effettuano trattamenti con la voce, il tamburo, le campane tibetane , il didjeridoo, il pianoforte, il gong etc..

La figura professionale di operatore di “massaggio sonoro” e musicoterapeuta non coincidono. Mentre con la musicoterapia si utilizza la “musica e/o degli elementi musicali”, il “massaggio sonoro” focalizza la sua attenzione sull’azione del suono sulla persona.

Nella società contemporanea si tende ad identificare suono e musica.

L’operatore di “massaggio sonoro” non si serve di nessuna composizione musicale ma indirizza il suono del suo strumento/i sul corpo del ricevente. Applicando direttamente il suono a determinate parti corporee, da un lato si riducono al minimo il risveglio di emozioni legate ad associazioni autobiografiche, come avviene spesso ascoltando musiche melodiche, e dall’altro la coscienza del ricevente verrà liberata da aspettative melodico-armoniche ed emotive focalizzando la sua attenzione nel “qui ed ora” del fenomeno sonoro.

La scienza contemporanea conferma quanto veniva affermato dalla sapienza antica: “Il Verbo, la Om dell’Induismo e del Buddismo, l’Abisso primordiale, la Bocca spalancata, la Caverna che canta, la Fessura nella roccia delle Upanisad, il Tao degli antichi cinesi da cui il mondo emana, l’udire la voce di Dio nel Suono di un sottile silenzio di cui parla il libro del profeta Elia nel Vecchio Testamento, sono immagini dello spazio vuoto o del non essere da cui spira il soffio appena percepibile del Creatore. Questo suono nato dal Vuoto, è frutto di un pensiero che fa vibrare il Nulla e propagandosi crea lo spazio. Se il creatore è un canto, è evidente che il mondo a cui dà vita è un mondo puramente acustico”.

L'ebook in numeri:
IBSN:
9788898750078
276.240 caratteri
40.876 parole
102 illustrazioni

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