Essere nella leggerezza dell’essere. Ecco un librino alquanto strano. Unico nel suo genere, rappresenta una vita orientata alla conoscenza di Sé. Khenebish è un umano che ha vissuto e cercato, l’ha fatto con mitezza e riflessività.
Chi osa parlare dello Spirito si trova davanti a un abisso, al limite del lecito, in una condizione esistenziale non comune. Il parlarne sembra un fatto assolutamente sconveniente, ed è meglio che una personcina ammodo, civile ed educata non ne parli proprio.
Lo Spirito non si vede, non si ascolta, non si tocca: non può essere conosciuto con i nostri sensi fisici, ma può essere percepito attraverso le sue continue e molteplici manifestazioni. Quando la manifestazione giunge in stretto contatto e si compie l’unione tra lo Spirito e il nostro Sé interiore , allora l’indescrivibile essenza che è in noi ne avverte in modo concreto l’intimo tocco, ineffabile e indicibile se cerchiamo di esprimerlo con il comune linguaggio.
Questo tocco è silenzioso e nascosto, sottile, pudico nella sua delizia. Per essere avvertito, occorre che il cuore sia sgombro da rumori e distrazioni mentre giace in attesa - la leggerezza dell’essere - nella massima concentrazione dell’orecchio della mente che anela, nel silenzio, l’inascoltabile.
Il Libro in numeri:
ISBN: 9788898750542
Autore: Khenebish
160 pagine
91.387 caratteri
887 parole