Verso una nuova coscienza di Spiritualità Fontana Editore

Verso una nuova coscienza di Spiritualità

Fontana Editore

La nuova era è una nuova dimensione ove la coscienza si sposta dal piano della natura umana - separata e identificata con il proprio ego e con la personalità - al piano della natura divina, disidentificata dalla propria personalità e capace di riconoscersi parte di un tutto, un tutto intelligente che ci accomuna.

Per poter accedere a questa nuova dimensione di coscienza è indispensabile aprire il proprio cuore, prendere coscienza del suo potere e dimorare costantemente in esso. La quarta dimensione, quella del cuore, ci permette di unire le nostre dimensioni superiori, a quelle inferiori creando fra esse il giusto equilibrio per poter divenire esseri stra-ordinari.

L’essere stra-ordinario, a differenza dell’essere ordinario, non vive nella separazione, in esso è completamente assente il concetto di dualità, egli riconosce la propria natura ad immagine e somiglianza di quella divina, perfezione dell’intelligenza cosmica.

“Siamo la goccia in cui è contenuta l’intera informazione dell’Oceano”.

Il più delle volte sembra scontata tale affermazione, ma in verità posso dirvi che non lo è, poiché se così fosse non saremmo sempre alla ricerca di qualcosa fuori di noi. Più che rivolgere lo sguardo all’esterno saremmo tutti proiettati verso l’interno. È lì che risiede l’essenza del nostro essere.

La spiritualità non ha nulla a che vedere con la religiosità né tanto meno con una vita priva di bellezza, amore e piacere. La spiritualità di cui molti maestri ascesi parlavano è l’essenza stessa della vita vissuta nella sua autenticità e completezza, nella sua armonia, lontana dal giudizio e priva di senso di colpa, poiché tutto ciò che l’Anima sceglie di vivere attraverso il corpo lo fa in accordo con lo Spirito. Allora cosa sarà mai questo Spirito? Lo Spirito è coscienza risvegliata, volontà superiore che ci spinge a fare una determinata esperienza evolutiva. Secondo questa volontà non esiste buono o cattivo, non giudica l’esperienza come positiva o negativa, l’esperienza è un insegnamento evolutivo e in quanto tale, giusta. Quando ci avviciniamo a vivere un’esperienza evolutiva, dal momento che non esiste separazione ed essendo tutti connessi sul piano energetico, entriamo in risonanza trasformativa. Ciò significa che se la mia coscienza si espande, modificando tutte le caratteristiche e le qualità dei miei corpi, da quello fisico a quello più sottile, anche altre persone, sia distanti che vicine, potranno beneficiare ed essere influenzate da questa trasformazione per aprirsi ad un grado evolutivo superiore. La Spiritualità non è qualcosa di diverso o lontano dall’uomo, ne qualcosa di irraggiungibile da esso. La Spiritualità è l’uomo stesso, nella nuova coscienza, risvegliata e autentica, è la forza attraverso cui scegliamo consapevolmente di esprimere noi stessi in tutta la nostra bellezza. Quando parlo di bellezza faccio riferimento a tutte le qualità spirituali che portiamo nel nostro DNA quale Ambiente della Natura Divina ancor prima di reincarnarci nella dimensione terrena. Le nostre qualità spirituali sono la gentilezza, l’amore incondizionato, la sensibilità, l’attitudine all’ascolto, la gioia, la ricchezza in termini di creatività e intelligenza, la libertà.

“Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il tesoro degli dei! Oh Uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei!”Socrate, Oracolo di Delfi.

La spiritualità è forza cosciente che si dispiega nel divenire dell’esperienza stessa attraverso il ricordo di sé, ossia della coscienza che abita e muove la nostra “macchina biologica”. È nel ricordo di se che la coscienza abita il corpo nel presente, uno spazio-tempo multidimensionale attraverso cui fare esperienza della tua natura divina.

Tu sei l’io sono, non lo ricordi perché hai scelto di addormentarti nell’io dimenticandoti chi sei.

Un errato modo di educare non ha fatto altro che accelerare questo processo ipnotico dell’io nel corpo e della sua più totale identificazione con il piano mentale ed emotivo. È stata da troppo tempo celata la possibilità e l’importanza di far conoscere all’uomo la sua vera natura. L’uomo oggi è il risultato di tanti io, una massa di ego che vivono nella continua illusione di essere diversi l’uno dall’altro e questo ci impedisce di conoscere davvero noi stessi.

Le religioni, i dogmatismi, le credenze culturali, le forme pensiero e le egregora hanno fatto dell’individuo un essere indegno della propria bellezza, impotente, dis-umano, colpevole, peccatore, condannato a conoscere solo un aspetto della sua natura inferiore, da sempre educato all’istinto di sopravvivenza e a ricercare la salvezza fuori di se. Siamo stati educati all’idea che l’amore è sacrificio e per questo dobbiamo meritarcelo. Nessuno ti ha mai detto che tu stesso sei amore ed esserne consapevoli è già amare l’altro. L’amore è una qualità del nostro essere spirituali, è uno dei tanti modi in cui l’Universo sceglie di manifestarsi attraverso di te!

È giunto il tempo di ridare il giusto significato alle cose e di ricollocarle al posto giusto. È tempo di riprendersi ciò che ci hanno ingiustamente tolto: la verità e la dignità. La spiritualità è la consapevolezza dell’uomo stra-ordinario di vivere la sua vita senza avere più paura. Paura del giudizio, paura di non essere abbastanza, paura di essere punito, paura di non essere riconosciuto, paura della morte, ecc.; insomma, di paure per l’uomo ordinario ce ne sono un’infinità, ma quando superiamo l’ordinarietà per entrare in una dimensione sacra, ossia presente e cosciente, vera e giusta, la paura si dissolve per lasciare spazio alla luce. La luce è manifestazione del nostro essere spirituale e della fede che nutriamo in noi stessi in quanto tali.

Meno l’uomo conosce il suo potenziale spirituale, meno probabilità ha di superare la propria natura umana e di raggiungere la vera realizzazione. Ciascuno di noi, ancor prima di divenire un essere umano, è un essere vivente, ossia un essere capace di vita, un essere intelligente capace di autoregolarsi e ancor prima di un essere vivente è un essere di luce. L’uomo dalla nascita si ritrova a subire un processo involutivo, fino al punto da dimenticare la sua vera identità: un essere spirituale capace di funzionalità anche su piani più elevati e di linguaggi qualitativamente differenti.

Ritrovare la propria spiritualità significa ritornare a saper “padroneggiare” anche i piani superiori come quello dell’ascolto, della parola e del pensiero. Imparare ad elevare il nostro modo di ascoltare, pensare e parlare significa essere nel mondo, ma non del mondo. Riuscire a non essere schiavi dell’illusione del mondo materiale significa aver trovato la verità ed è in questa verità che si racchiude il potere spirituale. Guardate dunque alla spiritualità come qualcosa di semplice, essa deve essere per l’uomo ciò che il gioco è per il bambino.

“La vita si esprime come volontà prima, poiché è la sorgente da cui ha inizio il gioco della polarità, tra l’alto e il basso, è l’azione della materia che si riscopre spirito e dello spirito che scende nella materia. È l’iniziazione che trascende l’illusione della separazione. Come in Alto così in Basso.” Ermete Trismegisto.

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