Qual è il tuo scopo nella vita?
Ciao a tutti! Oggi voglio porvi una domanda che ci viene posta fin dai primi anni di vita: "Cosa vuoi fare da grande?" Ma questa volta la domanda è un po' diversa: "Qual è il tuo scopo nella vita?". Sì, lo so, è una domanda abbastanza pesante, ma credo che sia importante fermarsi un attimo e riflettere su quello che realmente vogliamo dalla vita. Quindi, prendetevi qualche minuto per voi stessi e scegliete di condividere con me il vostro desiderio primario e profondo. Siete pronti a definire la vostra vita, quella vera? Allora, si comincia!
Qual è il tuo scopo nella vita? Definisci la tua vita, quella vera, il desiderare primario e profondo.
“ Cosa vuoi fare da grande ?” A tutti è stata posta la domanda nella prima età. Irrompeva nella nostra realtà infantile e luminosa, frase fatta, però per te, che vivevi nella tua piccola bolla esperienziale, aveva la deflagrazione dirompente di una bomba. Volevi fare l’astronauta, il dottore, la maestra, la principessa, il camionista...salvare il mondo: sembrava facile trovare uno scopo nella vita. Che granitica certezza! Che sensazione di pienezza!
“Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
1. A essere contento senza motivo.
2. A essere sempre occupato con qualche cosa.
3. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.”
Paulo Coelho
Poi iniziavi la scuola. Probabilmente non ricordi più quando hai messo da parte il tuo Scopo, neanche ti ricordi di averlo avuto il tuo Scopo. È stato un processo lento e graduale. Ad un certo punto avevi troppo da fare ad integrarti, uniformarti, farti accettare dagli altri. La tua voce cominciava a cambiare, vivevi i primi turbamenti, c’erano da soddisfare le aspettative di mamma e papà. Avevi bisogno di essere riconosciuto: “Guardatemi, amatemi...”
Sarebbe da stupidi, non credi? Passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire.
(Dal film Blow)
Col tempo gli “obbiettivi” hanno preso il posto del tuo Scopo.
Hop! Facciamo un salto in avanti, nel tempo.
Supino sul letto, occhi al soffitto. Ti sei impegnato per essere un buon marito o una buona moglie; hai provato a farti piacere un lavoro mediocre che ti da sicurezza, una macchina nuova, qualche amicizia sopravvissuta all’adolescenza, qualche debito, qualche figlio. Hai iniziato studi esoterici, spirituali, di formazione, per fame e per sete, senza essere poi giunto a chissà che.
Sei il maggiore di 13 fratelli, che, con sgomento, conta e riconta, ma di fratelli ne vedi sempre e solo 12. Finché non ti siedi su un vecchio sgabello a riflettere su dove sia finito il tredicesimo fratello: lo sgabello si rompe e sbatti con forza il sedere per terra, ricordandolo.
Allora forse capisci che La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto non è 42! (Vedi “Guida galattica per autostoppisti” di Douglas Adams.)
Allora forse capisci che La domanda fondamentale ha tre facce:
“Chi sei? / Qual’è il tuo scopo? / Cosa ti rende veramente felice?”;
ma esprime sempre lo stesso significato:
“Un silenzio assordante”.
Avevo da scegliere: potevo essere il me che desiderava, o il me che rideva del me che desiderava.
(Tiziano Terzani)
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