Alla scoperta del Sussidiario dei DevAnimaLi - Intervista a Daniela Bongini
Il Sussidiario dei DevAnimaLi è molto più di un libro: è una guida luminosa per ritrovare il dialogo con la natura e con il nostro sé più autentico. Attraverso i messaggi canalizzati dagli spiriti guida degli animali, Daniela Bongini ci invita a un viaggio di trasformazione interiore, riscoprendo la bellezza di essere in connessione con tutto ciò che ci circonda. Un libro che parla al cuore con il linguaggio universale del gioco, della purezza e della saggezza senza tempo.
In questa intervista, esploriamo insieme a Daniela il profondo significato di questo lavoro e il modo in cui può diventare uno strumento pratico per ogni lettore. Scopriamo come gli animali possano rivelarsi i nostri più grandi maestri e come, tornando bambini, possiamo affrontare le sfide del presente e prepararci al futuro.
Come è nata l’idea del Sussidiario dei DevAnimaLi e qual è stato il tuo percorso personale verso la canalizzazione di messaggi dagli animali?
Nel marzo 2020, a inizio lockdown, alcuni animali si sono presentati a me insistentemente, come volessero essere ascoltati. Ho così iniziato a canalizzare e trascrivere i loro messaggi. Mi hanno comunicato molte informazioni, indicazioni e consigli che, spinta anche da alcuni di loro, ho sentito il dovere di condividere.
Il mio percorso di canalizzatrice è iniziato nel 2012. Grazie a un corso di Theta Healing ho attivato, e sviluppato, le mie antenne ed ho iniziato a intercettare i messaggi di angeli, guide spirituali e anime degli animali, umani compresi, e delle piante.
Nel libro parli dell’importanza di "tornare bambini" per affrontare i cambiamenti in arrivo. Perché consideri essenziale risvegliare il bambino interiore nel contesto di un cammino spirituale?
Tornare bambini è stato un suggerimento delle mie guide spirituali per affrontare al meglio quei giorni assurdi di inizio pandemia. Forse essere bambini ci porta ad affrontare il mondo con incoscienza, curiosità e spontaneità, ci dà la possibilità di andare oltre la gabbia che ci siamo costruiti intorno usando fantasia e immaginazione, andare oltre le nostre certezze ed incertezze, andare oltre la nostra rassegnazione, come insegna la vipera. Sei un bimbo davanti a un mondo ancora tutto da scoprire, dentro e fuori di te.
Quali passi concreti suggerisci per ritrovare questa dimensione infantile, e come può il lettore imparare a "giocare, ridere e conversare" con semplicità e purezza?
Questo lo lascio dire agli animali, perché i maestri sono loro, posso unicamente suggerire di leggere il Sussidiario, perché ognuno di loro risveglia una parte ‘cucciola’ di te che si era sedata nel tempo.
Come consigli di utilizzare il Sussidiario dei DevAnimaLi nella vita quotidiana? È meglio seguire un percorso cronologico o è più utile consultare il libro all’occorrenza?
Non ci sono regole, ognuno faccia come preferisce. L’importante è tuffarsi nei messaggi senza salvagente e lasciare che le onde ci portino dove bisogna andare.
I messaggi dei Deva degli animali sembrano riflettere i nostri limiti e paure. In che modo possono aiutarci a superarli e a intraprendere un processo di trasformazione interiore?
Siamo tutti diversi, io per esempio sono stata folgorata dalle parole del cinghiale e tanti limiti li ho superati grazie a lui, e ogni volta che ascolto la farfalla sento che una parte di me si rinnova e si trasforma. Ma ad altre persone sono stati utili i messaggi di altri animali. Credo che bisogna unicamente aprirsi e lasciarsi andare al messaggio, il lavoro lo farà lui, con pazienza e senza fretta di ottenere i risultati. Le cose iniziano a cambiare, se è giusto che cambino, appena decidiamo di fare il primo passo con determinazione e fede.
Cosa significa per te il concetto di "trasfigurazione e trasmutazione di sé", che appare come un obiettivo centrale del libro? Qual è il ruolo degli animali in questo processo?
Sono solo una radio che trasmette messaggi da altri mondi, non ho parlato io di trasfigurazione, quindi non so se la mia idea di trasfigurazione sia giusta. Lascerò rispondere gli animali, che mi stanno dettando queste parole… “Trasfigurarsi è un po’ come strapparsi tutti gli strati di pelle che ci siamo cuciti addosso, fino ad arrivare a vedere il nostro cuore, l’essenza, e da lì ricominciare a costruire il primo strato di pelle, nuova pelle. Questo andrebbe fatto ogni sette anni. La vita terrestre è una recita, decidiamo noi quale personaggio interpretare e ogni sette anni il personaggio che ci siamo costruiti addosso va cambiato”.
Il linguaggio e le illustrazioni del libro hanno uno stile spontaneo e imperfetto. Quale messaggio vuoi trasmettere al lettore attraverso questa scelta?
Ogni animale ha un proprio linguaggio, unico e a volte imperfetto. Quando ho trascritto le registrazioni sono stata molto fedele alle parole originali, come se l’animale mi stesse dettando il messaggio in quel momento, ed ho corretto pochissimo le imperfezioni perché raccontano l’unicità e la personalità di ognuno di loro.
Per quanto riguarda le immagini, non so se contengano o meno un messaggio. Le ho scarabocchiate di getto, senza saper disegnare, dopo aver parlato con il cinghiale. Il cinghiale ed altri animali ci spronano a fare ciò che ci piacerebbe fare, ma che non facciamo perché siam convinti di non saperlo fare.