Perché vivere fino a 140 anni? Una riflessione sulla longevità - Fontana Editore

Perché vivere fino a 140 anni? Una riflessione sulla longevità

Rocco Fontana

Tra scienza, destino e quella strana nostalgia di futuro

Ci sono domande che tornano, come il moto lento delle maree. Non fanno rumore, ma scavano.

Perché vivere fino a 140 anni?

Perché, in fondo, certe aspirazioni dell’uomo non riguardano il numero degli anni, ma la misura del suo divenire.
Viviamo in un tempo curioso: la tecnica può allungare l’ombra dei giorni, ma il senso di ciò che siamo sembra restare sospeso, come in attesa di una parola che nessuno ha ancora pronunciato. È una condizione che conosci bene: lo scarto tra ciò che accade nel corpo e ciò che accade nel pensiero. C’è un divario, lì in mezzo, che chiede di essere colmato.
E allora la domanda non è di quelle che si risolvono con la biochimica. È una domanda che riguarda l’anima — o, se preferisci un termine più prudente, riguarda la direzione.

La scienza dice “forse”. L’uomo, invece, dice “perché no?”.

La ricerca contemporanea, quando parla di longevità, sembra raccontare qualcosa di semplice: il corpo si ripara, si organizza, può durare più a lungo di quanto abbiamo sempre creduto.

Elizabeth Blackburn lo ha detto senza troppi veli:

«Le cellule possiedono un sorprendente potere di rigenerazione, se poste nelle condizioni adatte.»

È come se il corpo fosse un giardino che non abbiamo mai veramente imparato a curare.

David Sinclair, a sua volta, apre un’altra porta: «La longevità non è solo vivere più a lungo, ma vivere più a lungo rimanendo se stessi.»

Questa frase ha un peso particolare, perché suggerisce che il tempo non è un contenitore, ma un linguaggio. Non aumenta: si dilata.

E allora sì, potremmo anche arrivare a 120, 130, forse 140 anni. Non perché la scienza abbia risolto la morte, ma perché la vita non ha ancora finito di spiegare se stessa.

L’uomo che vive a lungo non è più giovane: è più profondo

Gli studi sugli ultracentenari lo mostrano con una chiarezza quasi poetica: coloro che avanzano nel tempo con grazia non sono quelli che “resistono”, ma quelli che continuano. Hanno un ritmo che non si interrompe, un piccolo fuoco che non si spegne.

Valter Longo lo sintetizza così:

«Longevità non è aggiungere anni alla vita, ma aggiungere vita agli anni.»

E questa sembra una verità semplice, eppure si dimentica subito. Si pensa che vivere più a lungo richieda formule, protocolli, strategie elaborate. Non è così.
Serve, piuttosto, una continuità del senso. Un filo. Un orientamento.
Quelli che arrivano in là con gli anni — davvero in là — hanno un punto d’appoggio interno: una relazione, un mestiere, un giardino, un cane, un rito silenzioso, un gesto che ripete il mondo.
E soprattutto hanno qualcosa che non si compra: curiosità.

Il tempo, in fondo, è un archetipo

Ogni cultura ha avuto il suo modo di rappresentarlo: un serpente che si morde la coda, una clessidra che non finisce mai, un dio che divora ciò che ha generato.
Ma la verità è che il tempo non è ciò che passa: è ciò che ci attraversa.

La longevità, allora, non è una vittoria sul tempo, ma una sua trasformazione.
Non viviamo a lungo perché “siamo forti”, ma perché permettiamo all’esistenza di affondare più in profondità in noi.

Teilhard de Chardin scriveva:

«Non siamo esseri umani che fanno un’esperienza spirituale, ma esseri spirituali che fanno un’esperienza umana.»

E forse è questo: vivere a lungo significa dare più spazio a quell’esperienza, lasciarle più respiro, più maturazione, più possibilità di compiersi.

E allora: perché vivere fino a 140 anni?

Per comprendere un po’ meglio ciò che ci accade.
Per non essere costretti a chiudere gli occhi proprio quando finalmente cominciamo a vedere.
Per permettere ai pensieri di completare la loro orbita.
Per accorgerci che certe intuizioni arrivano tardi, ma quando arrivano cambiano tutto.

Forse l’uomo vuole vivere fino a 140 anni non per sfuggire alla morte, ma per avere una vita abbastanza lunga da diventare se stesso.

E questo, in fondo, è l’unico motivo che conta.

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