Quando una persona mangia troppo. Il fuoco spazza via le vecchie forme Fontana Editore

Quando una persona mangia troppo. Il fuoco spazza via le vecchie forme

Enrico D'Errico

Spesso si pensa - e io stesso lo dico frequentemente anche nei seminari di cucina - che quando una persona mangia troppo, lo faccia per riempire dei vuoti interiori, per non avvertire l'angoscia che la invade.

E ciò è indubbiamente vero ma, indagando più a fondo, cambiando il proprio punto di osservazione, è possibile scoprire una spiegazione ulteriore che non contraddice la precedente. Ogni uomo è portato al Risveglio; non importa quanto tempo ci metterà o quali strade percorrerà per farlo: resta comunque il fatto che anche per lui arriverà il momento in cui la sua coscienza si ridesterà.

Ti è mai capitato di essere svegliato bruscamente da qualcuno che ti punta in faccia una luce accecante o alza le tapparelle troppo in fretta? Beh, non si tratta di un'esperienza piacevole perché preferiremmo una luce graduale per svegliarci poco alla volta (e Naomi Campbell o Brad Pitt che ci sussurrano dolcemente "Vieni caro/a che è pronta la tua colazione…").

Così è anche per il Risveglio della Coscienza: i corpi devono essere abituati con gradualità all'immissione di nuova luce, di nuova energia. Se ne arriva troppa e tutta insieme, possono verificarsi gravi problemi e talvolta danni irreversibili all'apparato psicofisico (per la cui cura se ne riparla quindi alla prossima incarnazione).

Il corpo è stato creato per attuare tutta una serie di strategie e tutelarsi dai pericoli derivanti da un repentino ed eccessivo afflusso di energia; e poi dicono che la mente è stupida… in realtà essa fa veramente un ottimo lavoro!

 Quindi ecco, secondo me, cosa sta succedendo a molte persone. Il fenomeno dell'obesità o di altre patologie riguardanti la sfera alimentare, ha cominciato a dilagare negli ultimi decenni e guarda caso proprio in concomitanza dell'incremento dell'energia planetaria.


Il fuoco spazza via le vecchie forme e quindi la gente vede con maggiore chiarezza i propri spettri, le cose sempre rimosse con “un certo successo”. I corpi si spaventano si "allarmano" e ti fanno mangiare tanto, per obnubilarti la coscienza, per non farti avvertire il dolore: trovano il modo di anestetizzarti.
 Al tempo stesso si allarmano perché troppa luce, troppo calore è per loro pericoloso e quindi capziosamente suggeriscono: "Ma perché non mangi queste brioches anziché andare a ballare questa sera?" o "Non hai visto come è graziosa la tua vicina di casa… tu, a suo confronto sembri sua nonna!" Insomma tu ci caschi e mangi, mangi, fino a che non senti più nulla...

 Anche quando si verificano i primi lampi di risveglio, i corpi allertati dalla spia "Pericolo!" mettono subito in atto le strategie per ristabilire il precedente status quo.

Naturalmente, in genere, questo avviene senza che ci si possa accorgere di quanto essi stiano facendo. E anche il mangiare molto è una loro astuta strategia per "chiudere le imposte aperte troppo in fretta".
 Quando si mangia in eccesso, infatti, si abbassa notevolmente lo stato vibratorio, perché molta della nostra energia è richiamata dal processo digestivo e quindi non più disponibile a mantenere o proseguire il risveglio della coscienza.

Ho provato qualche volta a parlare agli amici che frequento, per dire loro che forse stanno auto boicottandosi rendendo difficile e più lungo il percorso verso il risveglio, ma la risposta è quasi sempre la stessa: "guarda che ti fai delle seghe mentali".

Ciò può essere anche vero. Tutti i macrobiotici passano attraverso un lungo periodo in cui diventano rigidi come stoccafissi e sono sicuri che la loro sia l'unica strada giusta da percorrere. Alcuni però a volte smettono gradualmente di essere così attaccati alla loro dieta e sperimentano che, effettivamente, è possibile arrivare a mangiare qualsiasi cosa e mantenere un corpo efficiente e lucido. 


Certo però che ciò a cui è necessario aspirare è ben più importante della lucidità o efficienza fisica: io voglio risvegliarmi, ritrovarmi e non semplicemente sentirmi in forma.
 Amo molto il modo di mangiare che ho imparato e che insegno, ma amo molto di più la libertà che deriva dal rendersi strumento in terra del divino che è in me.
 Ognuno ha i suoi tempi e ognuno deve risvegliarsi da solo; alla fine effettivamente ciò che importa è destarsi dal sonno della coscienza e ciò può avvenire a chiunque, siano essi ciabattini scozzesi o prostitute senegalesi, agenti di borsa o profughi afgani.
 Se ti fermi e lo chiedi, forse potrà avvenire anche a te, adesso.



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