Mani d'argento. Una crescita interiore
La fiaba illustrata ha ancora la forza educativa e trasformativa di un tempo? Ci dobbiamo arrendere allo strapotere del digitale e alla sua rapidità e impermanenza? Mi auspico proprio di no. Parliamo di Mani d'argento. Una crescita interiore.
Fra le varie proposte di pubblicazione che mi giungono, tempo fa, mi sono imbattuto in alcune tavole splendidamente illustrate. Erano alcune delle illustrazioni contenute in questo libro. L’autrice Monica Cingolani aveva interamente disegnato una fiaba e me la stava proponendo. Proprio in quel periodo stavo maturando l’idea di creare una collana specifica per i bambini e adolescenti. La collana, come le migliori cose, nasce da una domanda impellente: “Cosa propongono le persone che lavorano sulla propria spiritualità e conoscenza ai propri figli o nipoti?”. Eggià, noi adulti studiamo testi antichi o complicati, filosofie e mistica, ma poi cosa possiamo proporre ai nostri giovani figli di altrettanto profondo e stimolante? Peppa Pig? Dobbiamo proprio?
Per questo ho pensato alla collana Gli Esoterini: testi, fiabe, pensati per stimolare la fantasia e la riflessione nelle giovani menti, aiutarli a considerare punti di vista divergenti e cominciare a prendere confidenza con la propria interiorità. Ambizioso? È vero, ma posso permettermi di giocare un po.
Tornando al libro Mani d’argento, la terza uscita della collana, si tratta di una fiaba tradizionale anche nota col titolo di “La fanciulla senza mani” così come viene presentata ed analizzata dalla psicoanalista jungiana Clarissa Pinkola Estés nel suo notissimo “ Donne che corrono coi lupi ”.
Nel creare le suggestive illustrazioni, Monica Cingolani ha seguito il filo interpretativo e simbolico della Clarissa Pinkola Estés, riproponendo, ad esempio, anche nei colori scelti (essenzialmente nero, rosso e bianco) la chiave alchemica di crescita interiore che riguarda la protagonista:
“La fanciulla del racconto affronta mirabilmente parecchie discese. Ultimate una discesa e una trasformazione, si cala in un altro ciclo. Questi cicli alchemici sono completi, e ognuno prevede: nigredo, perdita, rubedo, sacrificio, e albedo, rivelazione.”
Il riferimento all’alchimia interiore è perciò molto forte, dissimulato in un racconto pregnante, come nelle migliori fiabe antiche che, come sapranno i nostri lettori essendone avvezzi, nascondono sovente concetti ed insegnamenti profondissimi.
Il mio auspicio è che i libri di questa collana siano letti assieme, genitori e figli, con calma, soffermandosi e ragionando sulla storia.
Di seguito riporto le raccomandazioni che sono presenti all’inizio di questi libri, ringrazio Paola Marchi, autrice di Nove Novelle Sufi, per l’aiuto nella stesura.
Gentile Genitore,
prima di cominciare la lettura di questo libro prenditi 5 minuti per riflettere sulle seguenti poche regole, l’utilizzo delle quali ti permetterà di trarre il maggior beneficio possibile dalla sua fruizione. Questo libro infatti costituisce una preziosa possibilità di benessere sia per te che per tuo figlio.
Leggi una fiaba un capitolo per volta e lascia trascorrere almeno 1 giorno prima di passare al successivo.
Assicurati di essere in un momento di tranquillità e intimità con tuo figlio.
Non forzare mai il bambino a leggere da solo o controvoglia.
L’insegnamento veicolato dal libro deve attraversare la soglia cosciente, quindi non importa se vi sembra di “non capire” subito.
Ricorda che la comprensione segue sempre e stupisce nel tempo, per la sua caratteristica di lampo improvviso.
Gli autori e l’Editore vi augurano un buon viaggio!