Alimentazione consapevole. La depurazione dell’acqua Fontana Editore

Alimentazione consapevole. La depurazione dell’acqua

Enrico D'Errico

Ho vissuto gran parte della mia vita in Liguria, in campagna e sempre vicino ad una sorgente di acqua pura. Ora vivo in Veneto, in una zona di montagna e l’acqua, pur essendo distribuita dall’acquedotto comunale, sembra essere di qualità discreta. Il problema dell’acqua in città non è tanto quello di contenere sostanze inquinanti, ma soprattutto di essere energeticamente debole e carica di inquinamento elettromagnetico dovuto ai cavi elettrici che spesso corrono accanto alle condutture dell’acqua e alle pericolose onde distribuite dagli impianti televisivi e alle reti dei cellulari. Ma a tutti coloro che vivono in città, chiedo di rinunciare alla chimera che l’acqua in bottiglia sia tanto meglio di quella del rubinetto: forse essa sarà esente da inquinanti ma in quanto all’energia in genere è davvero carente.

Ecco quindi che ho deciso di svelarvi un piccolo/grande segreto che vi consentirà di avere acqua di buona qualità sia dal punto di vista organolettico che da quello energetico.

Procuratevi una piccola damigiana per fabbricare aceto, di quelle reperibili in un negozio di prodotti enologici; riempitela per ¾ di acqua e aggiungete alcuni cucchiai di argilla ventilata acquistata in erboristeria, mescolando accuratamente. Dopo un paio di giorni l’argilla si sarà del tutto depositata sul fondo e l’acqua sarà limpida. Potrete quindi prelevare l’acqua mediante l’apposito rubinetto situato in un punto della damigiana dove non pescherà l’argilla. A mano a mano che prelevate l’acqua potete aggiungerne di nuova e ogni tanto un cucchiaio di argilla.

Periodicamente svuotate del tutto la damigiana e lavatela accuratamente; potete poi ripetere l’intera operazione con nuova acqua ed altra argilla.

Ma non è finita qui; l’argilla serve soprattutto per trattenere le impurità dell’acqua, gli agenti inquinanti. Ora si tratta di conferire energia all’acqua; per far questo prendete una brocca di vetro trasparente, ponendo al suo interno una piccola piramide di cristallo e riempitela d’acqua della damigiana. Ora lasciate la brocca alla luce del sole per almeno una giornata e quindi versate il contenuto in una bottiglia di vetro azzurro. Questa sarà utilizzata per versarvi da bere.

Ovviamente potrete fabbricarvi della nuova acqua potabile “a ciclo continuo”, rimpiazzandola sempre con acqua del rubinetto.

Non troverete in nessun libro questo mio segreto per ottenere acqua pulita ed energizzata in un modo tanto semplice ed economico.

Ah, dimenticavo: per completare l’opera, come suggerisce il dottor Masaru Emoto, potete appiccicare alla bottiglia un’etichetta con una parola particolare come amore, forza, perseveranza, insomma qualche qualità che pensate di aver bisogno di sviluppare. Le molecole dell’acqua assorbiranno l’energia della parola scritta e influiranno sul vostro comportamento.
Provare per credere!

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