Elogio dell’eBook
Forse i nostalgici non saranno d’accordo con quanto sto per scrivere ma desidero dedicare un canto d’amore al mio eReader, agli eBook, gli iPad, gli iPod, insomma a tutti quei dispositivi elettronici in grado di custodire libri. Sia ben chiaro io i libri li amo tutti, cartacei e non, li amo più dei miei gioielli e i miei vestiti. Però quelli cartacei pesano molto - ne sa qualcosa una che di traslochi nella vita ne ha fatti parecchi - occupano spazio, si possono perdere, sono deperibili, attraggono polvere, acari, possono provocare starnuti e allergie.
Il libro elettronico invece assomiglia a una magia, mi sento un po’ Harry Potter quando accendo il mio Kindle: un piccolo tocco magico e il libro si materializza come in una favola. Gli anni passano e purtroppo sto diventando presbite ma ecco che con un altro tocco magico posso ingrandire il carattere della stampa secondo le mie necessità e gli occhiali non sono più indispensabili. Se non conosco il significato di una parola un altro click e si materializza il dizionario. Un altro clic e si materializza il segnalibro. E poi posso scrivere appunti, sottolineare le frasi più belle e scoprire magari che altre persone hanno sottolineato le mie stesse frasi o ne preferiscono differenti.
Tutto questo è Magico!
Il mio eBook è assente ma sempre presente, pronto a materializzarsi ogni qual volta lo desidero.
Potrò forse perdere il mio eReader, potrò forse rompere il mio cellulare, ma l’eBook non lo perderò mai. Una volta acquistato posso recuperarlo dal mio account on line e rimaterializzarlo su un nuovo dispositivo. Inoltre non serve abbattere alberi per fare un eBook.
Insomma eBook io ti amo, sei ecologico, democratico, indeperibile, sei leggero e volatile nella forma ma puoi essere sostanzioso nel contenuto.
So che alcuni diffidano di te.
Dicono che chiunque può pubblicare qualsiasi spazzatura a causa tua, ma questo succedeva anche con il vecchio libro cartaceo, la sola differenza è che c'erano meno libri in circolazione e più libri mandati al macero perché soli pochi autori potevano permettersi di pubblicare a proprie spese. Almeno tu mio caro eBook, schifezza o capolavoro che sia, non finirai mai al macero, non sprecherai carta inutilmente.
Dicono che senza il filtro di una casa editrice “seria” non si può avere garanzia di qualità e non si accorgono che oggi, nella nostra società globalizzata, qualità e novità sono optional su cui pochi sono disposti a rischiare di investire in qualsiasi campo, non solo in quello dell’editoria. Poco importa si tratti dell’autore di un libro, di un programma televisivo, di una catena di ristoranti o di supermercati, la logica alla base, nella società globalizzata, è sempre la stessa: se una cosa funziona negli USA deve funzionare anche in Italia, In Svezia, in Francia, in Spagna e così via e va riproposta per non dire “imposta”, più o meno tale e quale, in tutte le parti del mondo. L’attuale sistema è restio a dare spazio a nuove voci e nuove idee, vuole solo giocare sul sicuro.
Tu mio caro eBook, costituisci un’alternativa a questo appiattimento. Tu mio caro eBook, offri una possibilità a tutti gli autori di fare ascoltare la loro voce e ai lettori di scegliere loro cosa leggere. In effetti, lasciatelo dire, sei proprio sovversivo. Dicono che uccidi la cultura ma da quando esisti molte persone che non si sarebbero mai avvicinate alla lettura col libro tradizionale, hanno scoperto grazie a te che ti materializzi magicamente sui loro cellulari, il gusto di leggere.
Per cui grazie di esistere mio caro eBook. Ti auguro lunga vita e tanta fortuna.