Il gatto di Omero non è solo un libro per ragazzi
Immergersi nel qui ed ora, lasciar andare ogni pensiero, ogni piccola e grande preoccupazione che ostacola il nostro cammino.
Il gatto di Omero non è solo un libro per ragazzi; è molto di più: un modo per ritornare un po' bambini e ripensare alla propria storia, che ci piaccia o no. È un fare i conti con i nodi irrisolti del proprio passato, con quello che abbiamo detto, ma soprattutto non detto e nascosto in un cantuccio dell'anima.
Ci sono mandala da colorare e alcuni da inventare; molte pagine bianche da riempire e alcuni racconti da leggere e su cui meditare. Ci sono inoltre storie vere, d'amore e d'immigrazione; fiabe, favole, leggende: piccoli spunti di riflessione e momenti di distensione.
Leggere Il gatto di Omero significa non solo divertirsi, ma anche imparare qualcosa in più di noi. Ogni giorno c'è la possibilità di scegliere un tema su cui "lavorare", cosicché, pagina dopo pagina, arrivati alla fine del percorso, abbiamo la nostra storia tra le mani. Avete mai pensato di scrivere una vostra autobiografia?
Ecco, Il gatto di Omero ve ne offre la possibilità con numerosi spunti. Chi siamo? Da dove veniamo? Quali sono i momenti belli e meno belli, gli irrisolti della nostra infanzia?
Leggere Il gatto di Omero è un modo per guardarsi dentro e guarire. Perché, chi meglio di noi, ci conosce? Dobbiamo solo prendere confidenza con la nostra interiorità e avere il coraggio di guardarla in faccia. Può darsi che non ci piaccia ciò che vediamo, ma è proprio quell'ombra che dobbiamo osservare e sulla quale gettare luce.
Prendiamoci il tempo per fermarci e "oziare", nel senso positivo del termine; come occupazione dell'anima. L'otium romano, contrapposto al negotium.
Leggete Il gatto di Omero come pratica attiva di meditazione: respirate colore e praticate parole in libertà.
Affrontate gli esercizi del libro con piena consapevolezza del vostro corpo. Sentite di starci nelle vostre forme e di muoverle con consapevolezza attraverso il gesto creativo! Ed ecco che la circolarità della respirazione, si manifesta in linee ascendenti, in fase d'ispirazione, e discendenti, in fase di espirazione. Ogni pausa è un punto di colore, un breve tratto, un momento di sospensione nel tempo, prima di riprendere con la danza delle forme: è questa una pratica di meditazione attiva; il vivere il presente nel pieno esserci in manifestazione. Allo stesso modo le parole si dispongono nella frase seguendo un ritmo armonico, o si posizionano sulla pagina bianca come macchie scure che ci raccontano d'altro, a seconda del punto e del modo in cui sono state messe. Siamo noi i registi del nostro corpo! Dirigiamolo.
Prestiamo dunque attenzione alla nostra respirazione quando scriviamo o coloriamo. È fluida, profonda, oppure trattenuta e superficiale?
E come muoviamo il corpo nello spazio? Siamo seduti in modo rilassato, oppure contorto? Quali parti sentiamo più rigide?
Cerchiamo di lasciar andare le tensioni, portando l'attenzione sul respiro. Vedrete come le preoccupazioni si allenteranno e le tensioni si scioglieranno.
Allora cosa aspettate! Prendete carta e penna, un po' di colore e via con Il gatto di Omero!