Pacchetti d’Amore - Autorecensione di un libro mai scritto
Rocco Fontana, da editore ispirato qual é, ha pubblicato in un quieto silenzio, in questi giorni, un piccolo libro col titolo "Pacchetti d’Amore - Essere oltre la leggerezza dell’essere".
L’autore, cioè Il sottoscritto, si chiama Khenebish, che in lingua mongola significa “Nessuno”. Allora possiamo dire che Rocco Fontana ha pubblicato un libro scritto da nessuno, un libro cioè, che non è mai stato scritto! (Omero, attraverso la storia di Ulisse e Polifemo, docet)
Genialità? Senza ombra di dubbio sì. Certamente il signor Rocco Fontana è l’unico editore che sia riuscito a pubblicare un libro mai scritto. Ma come può essere successo?
L’unica spiegazione accettabile è che non si tratti di un libro vero e proprio, come ad esempio un manuale, oppure un trattato o un tomo di saggistica, né, tanto meno, di un romanzo esoterico o new age.
Leggendo queste poche pagine tutte d’un fiato (la lettura scorre veloce e non impegna più di un’ora e mezza) si vola in una dimensione diversa, che per certi versi assomiglia ad un sogno ad occhi aperti, a una dimensione che è pura luce, trasparenza e leggerezza, e che per altri versi può somigliare anche a un bosco selvaggio e inesplorato che non ha bisogno di stelle.
Ma che razza di libro è questo? Risposta: è talmente fuori da ogni schema che definirlo “libro” è un azzardo per ricondurlo dentro i parametri abituali dell’editoria.
Se una persona si stesse chiedendo, in sé stessa, con consapevolezza e serietà, quale sia il sapore della vita e se a questa domanda questa persona non trovasse alcuna risposta, nemmeno preconfezionata, leggere questo libro sarebbe come vedere tutti i colori dell’arcobaleno stretti in un pugno. E assaporarli tutti insieme.
Khenebish