RECENSIONE: L'immaginazione non è uno stato mentale di Francesco Boer
Quantomai e inverosimilmente una fantastica esperienza, leggere questo meraviglioso libro di Francesco Boer a cui indirettamente desidero mandare i miei ringraziamenti e i miei complimenti.
L’ho trovato molto interessante e ricco di riferimenti e spunti.
Come dice l’autore stesso e come potrete verificare voi stessi se deciderete di leggerlo, si tratta di una passeggiata attraverso una Wunderkammer di simboli, seguendo uno sviluppo e una crescita interiore ed esteriore, giungendo infine a verificare che anche nella vita di tutti i giorni sono presenti una miriade di cose, che la nostra interiorità è in grado di cogliere anche se la nostra attenzione trascura.
Il titolo arriva dal Milton di William Blake : «The Imagination is not a State: it is the Human Existence itself» e il perchè lo scoprirete affrontando questo bellissimo viaggio.
Questo saggio sul simbolo è anche wise e non soltanto essay perchè in esso potrete trovare molto sapere di carattere enciclopedico, strettamente culturale, ma anche altro.
Personalmente sono rimasto affascinato da entrambi gli aspetti.
Il modus scribendi è sobrio ed armonioso, perciò potrete trovare un libro ricco di contenuti, complesso in alcuni passaggi, ma molto piacevole e per nulla noioso.
Come troverete all’interno delle pagine, per leggerlo è sufficiente cogliere l’invito di Francesco e seguirlo in una passeggiata fra i simboli che propone. È proprio una bella camminata, logica, consequenziale, costruttiva e accrescitiva.
Innanzitutto viene spiegata la differenza fra metafora/analogia e simboli. Successivamente verrete coinvolti a più livelli e sarete voi i protagonisti della vostra scelta e anche dello sviluppo del libro in un certo senso.
“L’etimologia della parola “simbolo” rimanda al termine greco “symbállein” che significa “mettere insieme”. ” Ed oltre a questo presupposto, il mondo richiede una partecipazione attiva nella sua lettura. Perciò se da una parte ho il ricongiungimento di due frammenti della stessa porzione di materia, dall’altra il mio impegno dev’essere un’azione reale nel riunire o avvicinare queste ultime.
Fuor di metafora, ciò significa che io posso avere a disposizione tutta la conoscenza dell’universo, ma questa può essere sterile e inservibile se rimane abbandonata e chiusa come un’antica biblioteca perduta.
In questo libro ci sono moltissime informazioni, tutte molto interessanti. Troverete arte, Filosofia, Psicologia, Pedagogia e tanto altro. Troverete un suggerimento per leggere e affrontare la realtà. Magari un pezzo di voi sarà riscoperto tra pagina 122 e pagina 143. Cosa succede nella nostre vite è un bellissimo mistero e probabilmente il coraggio che ciascuno di noi può decidere di avere sta nel fatto di decidere di continuare a scoprire sempre.
Il mondo che ci circonda è sia oggettivo che soggettivo, il che già complica la realtà. Inoltre la nostra lettura personale di ciò che ci sta intorno avviene sempre a due livelli: quello sensoriale, legato alle esperienze di vita e quello “simbolico”.
C’è un’immensa rete di significati e rimandi simbolici che ci circonda in ogni istante della nostra vita e qualcosa di noi riesce a coglierla, anche se non vi restiamo attenzione. Non solo una parte di noi riesce a vedere ciò che sfugge ai nostri occhi, ma lo elabora e ne processa le informazioni. Perciò l’invito caloroso è di informarsi e abbracciare il sapere. L’informazione ci renderà più consapevoli, la scelta ci permetterà di decidere come leggere la realta.
Lo consiglio caldamente a chi ama leggere i saggi, a chi ama la cultura, la psicologia, l’introspezione, l’esoterismo, la religione e la filosofia. Qui potrete trovare molti spunti e molto di voi stessi, ma sicuramente se deciderete di leggerlo sarà perchè la vostra personale ricerca vi sta portando a scoprire qualcosa, che magari ad un altro sfugge.
Siate unici e felici di esserlo. La vostra individualità potete apprezzarla solamente voi stessi.
Buona lettura.
Marco Chabod
Quì l'articolo originale de LaBottegadeilibri.it >>>