Servono ancora filosofia e spiritualità? Intervista a Valentino Bellucci
È con piacere che intervistiamo il professor Valentino Bellucci, nostro autore di una interessantissima serie di 4 saggi di filosofia e spiritualità.
Cultural Cannibal: Cosa unisce queste 4 pubblicazioni così diverse e come mai questa eterogeneità?
Valentino Bellucci: Questi quattro testi, pur essendo così eterogenei, hanno un filo rosso che li collega: la necessità di ritrovare una visione più alta della vita e della realtà. La modernità ha ridotto l'uomo ad una macchina alienata e dedita ad un assurdo consumismo. La tradizione ci ricorda che esiste un altro modo di vedere e di vivere. Goethe per me rappresenta l'artista sommo, il grande iniziato capace di vivere nel mondo senza essere del mondo. Salvador Dalí è il genio del ‘900, capace di unire tradizione e avanguardia in modo sano e unico. Leibniz, nella filosofia, è da riscoprire! Era un gigante nella scienza e nella visione spirituale. Amo il suo coraggio e la sua capacità divulgativa. La bhakti è l'essenza di ogni anima. Narada è il mistico più noto nella tradizione puranica e i suoi sutra sono dei diamanti per ogni ricercatore della verità. Personalmente il bhakti-yoga mi ha guidato e mi guida ogni giorno verso una vita più consapevole.
CC: Cosa vuoi portare ai lettori con questi 4 libri?
VB: Con questi libri intendo portare al lettore delle vie nuove e antichissime nello stesso tempo. Vie che mostrano la spiritualità della vita, via che richiede un lavoro e uno studio sincero. Questi testi permetteranno ai lettori di acquisire gli strumenti per entrare nelle conoscenze esoteriche che hanno permesso a geni come Goethe, Salvador Dalí e Leibniz di sviluppare opere uniche nell'arte e nella filosofia. Il genio non è casuale, ma nasce da un lavoro interiore enorme. In questi saggi ho descritto tale lavoro e gli strumenti per compierlo. I 4 testi sono autonomi ma nello stesso tempo ognuno è legato ai temi sviluppati negli altri saggi. È bene comprendere che la conoscenza, un tempo esoterica, oggi è disponibile e in questi libri ho tentato di renderla comprensibile per tutti. La cultura moderna ha del tutto rimosso certe conoscenze dell'Anima e del Sacro. Nei miei saggi, mi occupo di condurre il lettore verso tesori che pochi oggi diffondono realmente.
CC: Parlaci brevemente di questi 4 libri.
VB: I saggi su Goethe e Salvador Dalí sono una riflessione su due artisti sommi che hanno sempre coniugato arte e spiritualità, scienza ed esoterismo. Mentre il saggio su Leibniz racconta un filosofo che non separava scienza e mistica, cosa che oggi danneggia molto la cultura. Per finire i sutra sul bhakti-yoga, una scienza interiore che quasi nessuno conosce e che potrebbe davvero aiutare la società a recuperare una vita gioiosa e sana.
CC: Cosa ti aspetti dal lettore?
VB: Più che altro spero che il lettore possa sentire questi libri come un dono e possa cercare di mettere un po di quella saggezza nella propria vita. Per poi condividere con gli altri.
CC: Il tuo incontro con lo Bhakti-yoga: cosa ritrovi in questa mistica così antica?
VB: La mistica del bhakti-yoga per me è il dono più grande. Mi ha cambiato la vita. È una possibilità di recuperare una esistenza piena di gioia e di amore. Richiede una dedizione e un lavoro su se stessi, ma ne vale la pena! La bhakti è la strada maestra della spiritualità. Non è ne religione ne sentimentalismo new age, ma è una scienza, fatta di studio e di pratica quotidiana, che risveglia in noi la nostra vera identità spirituale. I sutra di Narada sono la sintesi di tale scienza. Oggi la società ha perso il contatto con una vera filosofia e con un'arte in grado di toccare le corde dell'anima. Nel mio lavoro di scrittore, cerco di far riavvicinare i sinceri ricercatori ai grandi maestri del passato. Senza un recupero pieno della tradizione la modernità offre solo degrado. Basterebbero poche conoscenze esoteriche per dare nuova linfa sia all'arte che alla filosofia.
CC: Allora ti domando: c’è ancora spazio, a questo mondo, per la filosofia e la spiritualità?
VB: Spero di sì! Senza filosofia e spiritualità l'uomo diventa sempre più cieco, più egoista e più autodistruttivo. Per questo libri, persone e ogni altra fonte che ne parla può essere una scialuppa di salvataggio.
CC: Sappiamo che dipingi e alcuni quadri sono stati inseriti nei libri che abbiamo pubblicato; qual è il tuo rapporto con l’arte e qual è la tua definizione della stessa?
VB: Ho avuto la fortuna di incontrare un allievo del grande Pietro Annigoni, e così ho potuto esprimere le mie capacità pittoriche. L'arte non è una vuota esibizione, ma fa parte di quel lavoro su se stessi che può poi aiutare anche gli altri.
CC: Filosofo, studioso di testi indiani, artista: dove stai andando, Professor Bellucci?
VB: Sto andando verso me stesso! E come dicono i testi sacri: ogni anima prima o poi tornerà a casa, nel mondo spirituale. Ma per fare questo, in modo più veloce, l'arte e lo yoga possono aiutare. Spero di aver messo una marcia in più. In fondo ogni essere umano ha vari talenti da sviluppare per risvegliare l'anima.