MindMasters, impressioni di un seminario
Tre giorni di MindMasters si possono riassumere in un articolo? Probabilmente no, tenteremo comunque di farvi partecipi di questa bella esperienza. Di cosa parliamo? Parliamo di energie sottili e possibilità della nostra mente di accedere a piani profondi del nostro io e dell’Universo. Parliamo, in definitiva, di magia!
Per come è strutturata, la nostra mente non ha accesso diretto a questi spazi e a queste manifestazioni dell’Uno.
Necessitiamo di “stratagemmi” per entrare in questa comunicazione, come il rabdomante o il radioestesia necessitano di bacchette o pendoli per connettersi al proprio subconscio, come altre discipline si servono di meditazioni, mantra o rituali.
Grace Bardin e Leonardo Anfolsi Reiyo Ekai ci accolgono alla fine di un complicato serpeggiare per gli altopiani appennini tra Bologna e Firenze, e questo già mi mette alla prova, perché in linea d’aria la strada da percorrere è breve, ma la strada effettiva è molto più lunga e variegata. Sorrido a pensare che questa potrebbe essere una bella metafora della nostra vita. La via giusta non è mai la più corta e piacevole, ma sovente è piena di curve e tornanti. Un leggero senso di nausea è sempre presente, ma è li solo per ricordarti che sei vivo.
L’accesso alla struttura dove si tiene il corso, va oltre la “metafora”, impegnandoci in un piccolo safari, ovviamente con macchine poco adatte allo scopo.
La nostra ospite è Dagmar, tedesca, che con il marito e il figlio gestisce la casa e la struttura. Sono una piccola realtà autosufficiente, e che bello vedere animali al pascolo, uno splendido orto e il nuovo cucciolo paffutello che viene a fare amicizia con tutta questa nuova gente strana!
Di questi tempi, poter trascorrere alcuni giorni in un ambiente incontaminato e con persone speciali è stata un’esperienza corroborante. Basterebbe solo questo, ma ovviamente c’è l’altro, quello per cui una quindicina di persone è arrivato da tutta la penisola.
Iniziamo. Al contrario di un’impressione iniziale, frettolosa, il corso si è rivelato ben costruito e solido, con la sequenza di lezioni e insegnamenti graduali ed esaustivi che ci hanno portato, passo passo, verso l’obbiettivo finale. E qui vi sarete accorti che sto un po tergiversando, parlando del contorno e della forma. Infatti, credo sia importante cercare di trasmettervi le sensazioni e le impressioni ricevute, prima di addentrarmi nell’esposizione del corso.
Conosco Leonardo da tempo, essendo anche un mio autore. Grace è arrivata qualche anno più tardi. Persone notevoli nei loro campi che con il loro incontro stanno esplorando e praticando orizzonti ancora più vasti, ed è bello assistere alla moltiplicazione delle parti anziché la loro somma. Assieme creano una divertente confusione iniziale che però non impedisce la partenza serrata del corso e dei suoi argomenti.
È un corso di MindMasters di primo livello. Questo vuol dire che ci sono state trasmesse le basi per “costruire” letteralmente, uno spazio interiore dove poter operare con le connessioni del subconscio e le energie correlate.
Come detto all’inizio, abbiamo bisogno di ausili, fisici o mentali, per accedere a questi piani, pertanto il corso è stato tutto un costruire progressivo, a step, di questi strumenti mentali.
Il corso ci ha portato a definire e dettagliare questo spazio interiore da cui poi operare. Non voglio entrare nei dettagli, questo è compito di Grace e Leonardo, durante i seminari.
Voglio solo raccontare i tre esperimenti di gruppo a cui abbiamo partecipato durante le giornate del seminario.
Questi esperimenti ci hanno portato a sperimentare la fattibilità OGGETTIVA di avere accesso a questi piani ed energie.
Come primo esperimento, ci siamo concentrati, con gli strumenti dateci, su di un ragazzino, di cui c’è stato dato il nome e poche altre indicazioni. Era un ragazzino con alcune problematiche precise che non conoscevamo, ne lo avevamo mai incontrato. Ognuno, nel proprio “spazio” ma potuto evocare questo bambino, parlarci, farsi dare indicazioni, analizzarlo con uno degli “strumenti” creati precedentemente. A conclusione, ognuno ha riportato le proprie impressioni e considerazioni, e queste, sorprendentemente, coincidevano in tutti. S’era evidentemente accesso tutti assieme, ma ognuno per proprio conto (15 persone), a qualche Piano preciso dove abbiamo ricevuto le stesse informazioni sul ragazzo sconosciuto. Tutti assieme abbiamo poi cercato di inviare al ragazzino una luce curativa.
Il secondo esperimento si è svolto tramite un “televisore” mentale che avevamo precedentemente costruito. Avevamo solo una data come riferimento: Milano, 26 maggio 1805. Personalmente non sono riuscito a far funzionare bene il televisore, che mi trasmetteva immagini di bellissimi paesaggi orientali, ma la maggior parte degli altri partecipanti ha riportato le stesse visualizzazioni dell’evento, da varie prospettive. Alla fine molti hanno convenuto si trattasse dell’incoronazione di Napoleone. Era l’indicazione corretta. Anche qui si è accesso (a parte me) a qualche Piano dove tutti hanno visualizzato correttamente lo stesso evento passato, a partire dalla sola data temporale.
Il terzo esperimento mirava a far comprendere che si può accedere ai Piani ed operare anche con animali, senza che vi sia l’intervento di una mente consapevole (in questo caso di un cavallo) a interpretare o condizionare. Provvidenziale un bel cavallo dei nostri ospiti che presentava delle problematiche alla pelle. Un introspezione guidata da Grace ci ha fatto scoprire i traumi da puledro, che l’animale si portava ancora appresso e che causavano appunto i problemi di pelle. Questo perché anche gli animali hanno ben sviluppato l’aspetto emozionale. Grace ci ha mostrato come, individuate le cause, un trattamento come quello che stavamo praticando, effettivamente, aveva effetto.
Una bella esperienza, insomma, che posso sentirmi di consigliare sinceramente a tutti coloro che sono interessati alla conoscenza delle energie e dei piani sottili, della magia insomma.
Personalmente, la creazione del mio spazio mentale, che frequento quasi giornalmente, è fonte di molte intuizioni ed indicazioni di percorso, contatti con energie o entità, tutte cose che in altre modalità non avrei potuto avere accesso. Non voglio entrare in dettagli personali, ma la duttilità di questo spazio e le cose che accadono in esso o le configurazioni che gli posso connotare sono di grandissimo aiuto per il mio percorso e per il mio lavoro interiore. Non credo di avere le predisposizione a diventare un guaritore, dato che la mia struttura e il mio cervello lavorano per intuizioni e domande e esplorazioni, sono più un esploratore al momento e ne ho prevalentemente benefici personali. Penso dipenda dalla propria indole e dai propri obbiettivi, ma chissà...