Shams di Tabriz - Le 40 regole dell'amore - Giorno 17
Proponiamo la REGOLA 17 da Shams di Tabriz - Le 40 regole dell'amore di prossima pubblicazione, perchè quanto mai attuale per questo periodo di straordinari accadimenti.
L'intero universo è contenuto in un singolo essere umano: tu. Tutto ciò che vedi in giro, comprese le cose a cui potresti non essere affezionato e persino le persone che disprezzi o aborri, è presente dentro di te in vari gradi. Pertanto, non cercare nemmeno Shaitan (Satana) fuori di te. Il diavolo non è una forza straordinaria che attacca dall'esterno. È una normale voce interiore. Se ti prepari a conoscerti a fondo, lo affronterai con onestà e durezza.
Diceva il suo allievo, Maestro Rumi, Hazreti Mevlana,
“Non sentirti solo: l’intero Universo è dentro di te.”, ma anche:
“Tu non sei una goccia in un Oceano: tu sei l’oceano in una Goccia.”
Tu sei il Microcosmo, Il tuo aspetto è quello del Piccolo Volto, il Microprosòpon, che si riflette nel Grande Volto.
Tu sei la tua stessa Porta che si apre che e dà direttamente sull’Infinito interiore.
Le cose che ti infastidiscono negli altri, sono in realtà quelle che infastidiscono Te. Sono lo specchio dei tuoi stessi difetti, che la vita ti obbliga a guardare.
Per questo, chiunque, in realtà è una presenza preziosa nel film che è la tua vita e di cui sei attore, sceneggiatore e regista. Ci possono stare in questo cosmo divinamente caotico, ugualmente utili, sia Adolf Hitler che Albert Sabin.
Lo tzadik autentico è equanime ed imperturbabile. Sereno alla presenza di chiunque, non disturbabile da alcuno. Vigile sempre, mai giudicante. Ma riconosce senza esitare il Male dal Bene. Si approssima a quest’ultimo, prende le distanze dal primo.
Lo tzadik non chiama l’Esorcista. Sa usare con se stesso, in quanto Diavolo, quella onestà e quella ferma durezza senza sfumature o compromessi che sa che deve essere usata in quel momento.
Jean Paul Sarte, celebre filosofo esistenzialista, marxista, materialista ed ateo, giunse alla per lui prevedibile conclusione che “l’Inferno sono gli Altri”. Sbagliato.
L’Inferno siamo noi.
O meglio, comprendiamo tutto nel nostro Microuniverso interiore, compresi i Cieli, la terra, il Giardino dell'Eden e le fiamme dell’Inferno, il Santo ed il Demonio.
Sta a noi impartire un vettore decisivo e preciso verso la Luce, rettificando con consapevolezza solare e gentile operatività noi stessi, così da diffondere intorno a noi amore incondizionato, esempio, e Luce.
Aiutare l'Altro è sempre aiutare, in primis, noi stessi. Benedici dunque sempre l'Altro e ringrazialo fraternamente dell'opportunità che ti ha offerto in dono, di poter, in quel momento dato, scegliere ed agire con Sapienza.
Discutendo un giorno con un Monaco zen, per lui terribilmente irritante, ed avendo chiesto a questi, senza ottenere risposta, “Che cosa sono il Paradiso e l’Inferno?”, un famoso Samurai perse le staffe ed aggredì fisicamente il Monaco. Sguainò di colpo la sua katana. Senza fare una piega il Monaco con gli occhi semichiusi ed un ineffabile sorriso sul volto gli disse: “Ecco, questo è l’Inferno.”. Il Samurai si arrestò, come folgorato. Dopo un istante interminabile, lentamente rinfoderò la spada. “E questo è il Paradiso” disse allora il Monaco, sempre senza mostrare la minima emozione. In quel momento il Samurai venne Illuminato. Si inchinò profondamente al suo Maestro, e si allontanò, guarito dall’Odio.
Shalom le Kullam
3 commenti
Legge dello specchio, verifica e rettifica Uno in tutto e tutto in uno
Buone riflessioni
Splendido!
Splendido!