Quando il mandala ci tocca il palato!
Non è solo questione di colori, ma anche di sensazioni ed emozioni. Scegliere gli ingredienti giusti e saperli mescolare, richiede conoscenza ed esperienza; aggiungerei anche un tocco di classe. Non basta preparare la pizza. Occorre prepararsi anche al rito del mandala-pizza.
Ogni ingrediente rappresenta uno dei quattro elementi: il lievito, l'aria; l'acqua, l'acqua; la farina, la terra; l'olio, il fuoco; così ogni passaggio del rito di preparazione della pizza: l'acqua per l'impasto; l'aria per la lievitazione; il fuoco per la cottura; la terra per l'opera finale.
Mescolare nella giusta dose e con l'opportuna qualità gli ingredienti, è un atto alchemico che coinvolge non solo la materia, ma anche chi lo compie. Ci avete mai pensato? Come impastare con le nude mani, è un atto erotico che sublima il tocco e perfeziona il senso del tatto. Il piacere è dietro l'angolo. A voi l'esperienza.
La fase della lievitazione è la più delicata. È il momento del riposo della terra nel lungo inverno; dell'attesa che il seme cresca per sbocciare a primavera; della pazienza che ogni opera richiede per essere portata a compimento. Qualsiasi perturbazione esterna può interrompere il processo, come anche una nostra disattenzione. È questa la fase dell'osservazione e dell'introspezione propria del mandala. La fase passiva prima della nuova fase attiva di scelta dei colori e dei materiali da utilizzare per abbellire il mandala - come la scelta degli ingredienti da utilizzare per abbellire la nostra pizza. Bianca o rossa? Vegetariana o con la salsiccia? Il cibo parla di noi. Come mangiamo siamo, nella nostra essenza e nel momento presente in cui scegliamo cosa vogliamo - anche questo è un atto alchemico. A me, ad esempio, piace sentire la croccantezza dell'impasto e che sia ben cotto. Il fuoco lo vivifica durante la cottura, come di fuoco è la mia passione per la vita. Vi piace l'impasto morbido? Cosa vi dice questa qualità? Parla di voi! Possiamo scoprirlo assieme se vi va.
Ecco che fumante e profumata, la pizza arriva finalmente sulla nostra tavola e come un'opera d'arte è pronta per essere mostrata, apprezzata e mangiata. I buddisti distruggono i loro mandala, a rappresentare il loro non attaccamento alla materia. Noi, mangiando la pizza, rispondiamo ad una nostra esigenza primaria; a volte ad un peccatuccio di gola. Ma il fine ultimo è lo stesso. Le sabbie e gli elementi naturali del mandala ritorneranno alla terra e terra diverranno. Parallelamente è attraverso il metabolismo che l’organismo trae dal cibo l’energia di cui ha bisogno sia quando è a riposo, che durante l'attività fisica.
Tutto è in perenne trasformazione. "Panta rei", dice Eraclito, "tutto si muove e nulla sta fermo" e confrontando gli esseri alla corrente di un fiume, dice che "non potresti entrare due volte nello stesso fiume", perché nel frattempo trasformato.
Cosa ne dite, ci facciamo ora una bella pizza in compagnia?